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Carpooling aziendale: come funziona e perché proporlo ai dipendenti

Il carpooling aziendale rappresenta una soluzione efficace per ridurre l’impatto ambientale e i costi legati agli spostamenti casa-lavoro. Secondo recenti studi, infatti, i trasporti sono responsabili del 25% delle emissioni di CO2 in Italia, una percentuale che può essere abbattuta adottando soluzioni sostenibili come la condivisione dell’auto.

Nel primo semestre del 2024, i dati raccolti dall’Osservatorio Aziende in Movimento di Jojob Real Time Carpooling hanno evidenziato i vantaggi concreti del carpooling: 290.256 viaggi certificati, che hanno portato a una riduzione di oltre 553.000 kg di CO2 e a un risparmio complessivo di 845.660 euro per i dipendenti coinvolti. Questo dimostra come la condivisione del tragitto possa essere una strategia vincente sia per i lavoratori che per le aziende.

Perché il carpooling conviene alle aziende?

Il carpooling può essere un’ottima proposta per le aziende che vogliono promuovere politiche di sostenibilità e ridurre l’impatto ambientale. Oltre a migliorare l’immagine aziendale, l’adozione di soluzioni di mobilità condivisa può aumentare il benessere dei dipendenti, che risparmiano su costi di carburante e manutenzione dell’auto.

In contesti urbanizzati come Lombardia, Emilia-Romagna e Lazio, dove la densità di traffico è elevata, il carpooling ha già avuto una significativa adozione. Questi dati evidenziano che le aziende situate in aree con difficoltà di trasporto pubblico potrebbero beneficiare maggiormente dall’introduzione di questa pratica.

Qual è il profilo del dipendente ideale per il carpooling?

Secondo la ricerca di Jojob, il carpooler “perfetto” è un dipendente che cerca principalmente un risparmio economico (61,4%), ma che è anche sensibile alla questione ambientale (15,4%) e apprezza la socializzazione offerta dalla condivisione del viaggio (6,5%). I dipendenti che non hanno accesso a mezzi di trasporto pubblico o privato (5,6%) rappresentano un ulteriore target ideale per questa proposta.

Le aziende possono incentivare questa soluzione anche tra quei dipendenti che affrontano lunghi tragitti o vivono in aree poco servite dai mezzi pubblici. Inoltre, le iniziative di carpooling possono essere integrate con politiche di welfare aziendale e premi per i lavoratori che si impegnano attivamente nella riduzione delle emissioni.

Come organizzare il carpooling in azienda?

Per rendere il carpooling semplice e accessibile, molte aziende si avvalgono di piattaforme digitali che gestiscono le prenotazioni e i rimborsi. L’82% dei dipendenti coinvolti nel carpooling utilizza un sistema di turnazione per l’uso delle auto, mentre un piccolo gruppo (8,5%) preferisce compensare il conducente con un rimborso per i costi di carburante e manutenzione. Le app specializzate, come quella di Jojob, facilitano la gestione dei pagamenti e rendono il processo più trasparente.

Conclusioni: una strategia vincente per aziende e dipendenti

Il carpooling non è solo una soluzione ecologica, ma anche economica e sociale, che può migliorare la qualità della vita lavorativa e ridurre l’impatto ambientale. Proporre il carpooling ai dipendenti, specialmente a coloro che percorrono grandi distanze o non hanno alternative di trasporto, può rappresentare un significativo vantaggio per l’azienda in termini di responsabilità sociale e risparmio. In questo contesto, la figura del Mobility Manager diventa cruciale: un professionista in grado di gestire le soluzioni di mobilità aziendale per ottimizzare gli spostamenti dei lavoratori.

Con l’adozione crescente del carpooling in Italia, è chiaro che questo strumento può diventare una parte integrante delle strategie di sostenibilità delle imprese.

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